Cani e gatti trasformati in hotspot WiFi mobili

Gli animali sono stati dotati di un ripetitore sul collare, e mandati in giro per le città.

Chi era interessato a connettersi doveva solo avvicinarsi all’animale per “agganciarsi” al network libero.

L’idea era prettamente promozionale, per cui di durata limitata: un dato che probabilmente servirà a tranquillizzare gli amanti degli animali preoccupati dall’esposizione alle onde radio cui potevano essere sottoposti cani e gatti dotati di hotspot al collo.

Non è la prima volta che qualcuno tenta di usare degli hotospot mobili originali: ci aveva provato qualche tempo fa in Texas la BBH Labs che aveva trasformato dei barboni in hotspot 4G, ma in quel caso la reazione del pubblico è stata  fortemente negativa, con molti che consideravano l’idea lesiva della dignità umana dei senzatetto, nonostante che l’azienda avesse intenzione anche di raccogliere fondi da donare in loro aiuto con l’iniziativa.

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Guardate lo spot dell’iniziativa

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