Come sorpassare una bicicletta in Europa???…

L’estate è ormai sbocciata e come tutti gli anni le strade urbane e non solo, si popolano di ciclisti che sfruttano il bel tempo per fare piacevoli passeggiate…cerchiamo di fare in modo che rimangano piacevoli per tutti.

Molti automobilisti italiani imparano – erroneamente – che le bici devono “sempre” andare in fila indiana e pensano quindi di poter sorpassare sempre i ciclisti, purché se ne stiano a destra, semplicemente passandovi di fianco.

NON È VERO
Come già detto, non sempre i ciclisti devono andare in fila indiana. Inoltre è sempre possibile che un ciclista decida di sorpassare un altro ciclista, e quindi l’automobilista dietro non può sorpassare. Quando l’automobilista vuole sorpassare, deve sempre seguire le prescrizioni dell’articolo 148 del Codice della Strada.

L’articolo 148 relativo al sorpasso prescrive:

  1. Che la visibilità consenta il sorpasso senza pericolo
  2. Che il conducente non sia in fase di sorpasso (una bici potrebbe sorpassare un’altra bici, e ha il diritto di farlo se le condizioni lo consentono)
  3. Che nessuno dietro abbia iniziato un sorpasso
  4. Che la strada sia libera per un tratto sufficiente per compiere il sorpasso (se non è libera, il sorpasso NON si può fare)
  5. Il sorpasso va segnalato sempre.
  6. Sorpassare tenendo un’ADEGUATA distanza laterale
  7. Se la carreggiata è divisa in più corsie, bisogna cambiare corsia.

L’utente che viene sorpassato – da parte sua – deve agevolare la manovra e non accelerare. Nelle strade ad una corsia per senso di marcia, lo stesso utente (auto, moto, camion o bicicletta) deve tenersi il più vicino possibile al margine destro della carreggiata.

I problemi in Italia sorgono dal fatto che il codice non definisce, nel caso del sorpasso di ciclisti, quanto sia l’ADEGUATA distanza laterale, e le scuole guida non insegnano agli automobilisti un’adeguata prudenza nei confronti dei ciclisti.

Vengono in soccorso i codici della strada stranieri, che prendendo come esempio la Francia e la Spagna (città anch’esse europee) si parla di 1,5 metri di spazio di sicurezza.

I motivi per sorpassare con attenzione un ciclista, tenendo una distanza laterale superiore al metro, sono molteplici. Se il veicolo è veloce o ingombrante, lo spostamento d’aria può far sbandare la bicicletta. Se ci sono buche, tombini in rilievo, crepe o ostacoli improvvisi (che l’automobilista può non notare, ma il ciclista sì) il ciclista potrebbe essere costretto a sbandare, anche involontariamente.

Detto questo ritengo che il buon senso dovrebbe portare tutti, ciclisti ed automobilisti, a rispettare il prossimo senza cercare continuamente di aver ragione e manifestando prepotenza…la strada non è una giugla, dove vige la legge del più forte.

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