50 Sfumature di Grigio: una donna fa causa al lubrificante ispirato al film

A chi non è mai capitato di acquistare un prodotto, spinto da una pubblicità decisamente convincente, e poi ritrovarsi deluso ed insoddisfatto per via della qualità di gran lunga più bassa di ciò che ci si aspettava? I consumatori, in realtà, possono far valere i propri diritti contro le aziende produttrici di questi prodotti o servizi con un provvedimento legale volto a punire la cosiddetta pubblicità ingannevole.

Questo è quello che ha fatto una donna statunitense dopo aver acquistato, e testato, un lubrificante intimo legato al film “50 Sfumature di Grigio” , tratto dall’omonima trilogia erotica di cui si è molto discusso negli ultimi mesi.

Tania Warchol, questo il nome della donna, era stata spinta all’acquisto del prodotto dalla relativa pubblicità, in cui veniva messo in evidenza il fatto che il lubrificante era in grado di far “provare migliori orgasmi e stimolazione con l’intensificarsi di ogni fremito, tocco e vibrazione”.

Dopo aver testato il prodotto per due volte senza, però, provare le sensazioni promesse dallo spot pubblicitario, la donna ha deciso di far valere i propri diritti di consumatore e ha, quindi, sporto denuncia a nome suo e di tutti gli altri consumatori della California. La denuncia riporta testualmente: “Secondo i rappresentanti della Difesa, la Querelante credeva che il Prodotto avesse potenti qualità afrodisiache e che avrebbe aumentato il suo piacere sessuale come reclamato nella pubblicità. Il Prodotto non ha apportato i benefici richiesti”.

Questa vicenda, piuttosto singolare, lascia, comunque, intendere come la pubblicità di un prodotto possa essere così ben fatta da far nascere delle aspettative piuttosto alte nei consumatori; se, poi, tale pubblicità è legata ad un fenomeno mondiale come “50 Sfumature di Grigio”, il risultato è oltremodo amplificato.

Sono tantissimi, infatti, gli oggetti ispirati al film: non si tratta esclusivamente di giochi erotici e di prodotti stimolanti, ma anche di tutta una serie di gadget vari come magliette, portachiavi, e via discorrendo.

C’è, infine, un “gadget” che, più di ogni altro, è adatto ai fan più sfegatati del film: si tratta, nello specifico, di un soggiorno nell’appartamento di Christian Grey, per il quale sono necessari circa £170 a notte (prezzo che non include l’ingresso nella fantomatica stanza rossa).

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