Hanno ucciso Stefano, l’orso marsicano mascotte del Parco nazionale d’Abruzzo

Trovato morto sul versante molisano del Parco si era pensato, in un primo momento, ad un avvelenamento, cosa che negli ultimi tempi sta diventando un fenomeno allarmante.

Recuperato e portato all’Università di Teramo, per accertarne le cause di morte, si è scoperto che è stato brutalmente assassinato da criminali.

“Armi diverse e parti diverse del corpo colpite fanno pensare ad un brutale agguato, messo in atto probabilmente da più di una persona” è quanto sostiene il commissario del Parco, Giuseppe Rossi.

Non si può ucciedere un animale solo per gioco.
Un gioco bello sarebbe un confronto alla pari…e tu bastardo se vuoi divertirti affronta un orso marsicano a mani nude, perchè lui non ha fucili da poter usare!

“È davvero inaccettabile che nel 2013 si spari ad un orso bruno marsicano, specie protetta che vive in poche decine di esemplari. Ed è ancora più inaccettabile che questo avvenga all’interno di un’area naturale protetta come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise”.
Sulla popolazione degli orsi marsicani nel Parco e nelle zone limitrofe, non esistono cifre precise: il numero degli esemplari attuali oscilla, a seconda delle fonti, tra 40 e 60.

E l’amarezza è ancora maggiore se si pensa che questi crimini così efferati restano sempre impuniti, come irrisolti sono tutti i casi di animali trovati uccisi.

La Lega anti vivisezione (Lav) promette una ricompensa di duemila euro a chiunque fornirà notizie utili per rintracciare i responsabili della morte dell’orso Stefano.
Secondo la Lav, grazie alle analisi sui proiettili potrebbero essere identificati gli autori del crimine, l’uccisione di un animale con crudeltà viene punita dall’articolo 544 bis del codice penale.

Gli agenti del corpo forestale, intanto, stanno compiendo ulteriori accertamenti sulle cause della morte dell’orso Stefano.
Il nucleo cinofilo antiveleno della Forestale in queste ore sta perlustrando l’area in cui è stato ritrovato l’animale per verificare se oltre alle fucilate sia stato vittima anche di un possibile avvelenamento.

Mi auguro sinceramente che si riesca rapidamente a fare chiarezza sul tragico evento, ma soprattutto che si riesca a risalire ai responsabili.

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